Un grande passo in avanti per il futuro dell’Italia
La banda ultralarga è uno dei tasselli fondamentali per la digitalizzazione del Paese, una rete unica necessaria per la competitività italiana e cruciale per rilanciare l’economia; così ha commentato Fabrizio Palermo, Amministratore delegato di CDP (Cassa Depositi e Prestiti)
Ora vediamo nel dettaglio AccessCo, questa futura società che nascerà entro marzo 2021.
Il consiglio di amministrazione di CDP ha dato il via libera alla firma di una lettura di intenti con TIM che porterà alla costruzione della società di rete unica, mettendo insieme FiberCo, l’infrastruttura del gruppo telefonico ex Telecom Italia con le quote che CDP detiene in Open Fiber (la società di Enel e Cdp per la fibra ottica)
Il gruppo guidato da Gubitosi, Amministratore delegato di TIM, avrà il 50,1% di AccesCo e con un innovativo meccanismo di governance societaria, sarà garantita l’indipendenza e autonomia della società della rete unica nazionale, dalla polita commerciale degli operatori. Tim e Cdp sono già d’accordo nel prevedere meccanismi di maggioranze qualificate e regole di controllo preventivo
La due-diligence è attesa entro la fine dell’anno per arrivare poi alla nascita vera e propria della rete unica non oltre il primo trimestre del 2021, sempre che con le Authority competenti, soprattutto a livello europeo, fili tutto liscio.
CDP resta fortemente impegnata nella realizzazione del piano industriale di Open Fiber, iniziativa che ha consentito l’avvio di investimenti volti a sviluppare la rete in fibra fino alle case degli italiani. Open Fiber resta, infatti, a tutti gli effetti, con il suo management, con le significative competenze sviluppate in questi anni, un asset fondamentale per la creazione dell’infrastrutturazione digitale dell’Italia.